lunedì 19 gennaio 2015

IL VOLONTARIATO NELLO SCOUTISMO

Ho chiesto ad un capo scout di illustrarmi in breve la visione del volontariato all’interno del loro servizio (non essendo io scout ho preferito sentire il parere di qualcun altro).
Pur essendo un validissimo strumento educativo lo Scoutismo si basa anche sul volontariato, a partire dai Capi, educatori volontari, che spendono il loro tempo a servizio di bambini e ragazzi, fino ad arrivare ai ragazzi stessi che, già nel loro percorso formativo giovanile, vengono a contatto con esperienze di servizio al prossimo e volontariato. Soprattutto nel periodo del “Clan” (dai 16 anni in poi) i ragazzi entrano in contatto con esperienze di servizio: associativo, se quest’esperienza viene svolta all’interno del Gruppo Scout stesso, nell’affiancare i capi, o extra-associativo, se esso viene svolta in associazioni differenti dal gruppo Scout quali, ad esempio, Caritas, Case Famiglia, Case di Riposo.
Tutte esperienze di crescita che accompagnano, poi, il ragazzo alla scelta definitiva al termine del suo percorso formativo giovanile, la cosiddetta “Partenza”. È questo il momento nel quale il ragazzo sceglie di “servire per tutta la vita”, basandosi sempre sul volontariato e sul servizio al prossimo su cui si fonda, tornando al punto di partenza, lo Scoutismo.
L’esperienza di volontariato svolta all’interno del percorso formativo scout è un tassello fondamentale per la crescita di ogni ragazzo che, così facendo, riesce ad aprire ancor di più i propri orizzonti e sperimentare un contatto con la vita che lo circonda, ormai sempre più chiusa e relegata alla tecnologia"


Pieralberto 


Chiara

Nessun commento:

Posta un commento