Ho deciso
di condividere le idee di più persone che, come me, hanno vissuto esperienze di
volontariato.
Il
volontariato per Irene:
“Nella
mia vita il volontariato è una parte fondamentale, non mi sono soffermata
spesso su cosa sia effettivamente per me, ma a volte è bello fermarsi e
riflettere. Se penso al volontariato, forse, subito mi viene da pensare che è
una cosa che faccio per gli altri ed in parte è vero, perché concretamente
metto a disposizione il mio tempo per fare un servizio (io personalmente in un
centro per disabili ) o per svolgere un'attività sempre a favore di qualcuno.
Se vado un po' più in profondità mi ritrovo a pensare che, il volontariato è
un'attività che faccio per me, nel senso che è un'esperienza che mi porta ad
incontrare le persone, a relazionarmi con loro e quindi a crescere e ad
arricchirmi interiormente. Quindi, se in un primo momento si può pensare che il
volontariato sia solo in una direzione cioè quella del dare, sbagliamo, perché
il volontariato ci porta a ricevere mille volte di più di quello che noi diamo.”
Il
volontariato per Giorgia:
“Il
volontario è cercare se stessi aiutando gli altri e ricevere risposte alla
quale, senza far del volontariato, non si
poteva conoscere.”
Il
volontariato per Marcus:
(un ragazzo
tedesco che ha svolto un’esperienza di volontariato qui in Italia per un anno)
“Tutti
pensano che il volontariato è qualcosa che tu fai solo per gli altri. Tu aiuti
qualcuno senza avere qualcosa. Però con questo aiuto le persone che tu stai
aiutando ti danno gioia, ti ringraziano per tutto quello che hai fatto e questo
si può sentire veramente. E questa è la cosa più forte, più importante come sto
aiutando gli altri. I motivi non sono solo quelli, si possono trovare anche nuovi
amici, si vedi un altro mondo, che prima tu non conoscevi.”
Il volontariato
per Angela:
“Volontariato… che cos’è per me? Io credo ci siano due tipologie di volontariato, il volontario per scelta, cioè quello che sceglie di donare un po’ del proprio tempo agli altri, e il volontario per fortuna. Io sono una volontaria per fortuna, credo che per fare, o per meglio dire, essere volontaria, si deve avere la fortuna di credere che ciò che si sta facendo sia una cosa che non capita a tutti. Fare la volontaria implica che non ci siano barriere tra il nostro agire e le persone, animali e natura che aiutiamo. Il mio volontariato è concentrato per lo più nell’ambito della disabilità e di questo ne ho fatto il mio lavoro, mi occupo infatti di animazione per persone con disabilità medio - grave. Il volontario dovrebbe dunque capire che in un semplice sorriso è racchiuso molto più di quanto possiamo immaginare (per chi è credente, in quel sorriso si può vedere l’amore di Dio), questa è la motivazione del perché secondo me esista il volontario per fortuna, cioè colui che fa del proprio tempo la fortuna della sua esistenza.”
Chiara