Di “VOLONTARIATO” se ne sente spesso parlare,
tante persone magari lo scrivono nel proprio curriculum senza nemmeno sapere
esattamente cosa sia, lo scrivono per fare bella figura perché è un’azione che
colpisce, fa scena, potrebbe essere così per qualcuno ma sicuramente non per
me. Il volontariato non è una semplice attività fatta per compiacere qualcuno,
per pena verso qualcun altro o per sentirsi in pace con sé stessi; è uno stile
di vita, un modo di pensare e di concepire le altre persone che hanno emozioni
e sentimenti possono avere momenti difficili, dolorosi, semplici e felici proprio come noi. Il volontariato oggi
si presenta sempre più come un’ancora di salvezza per le associazioni o i
centri in difficoltà economiche, per il semplice fatto che è un lavoro non
retribuito e quindi gratuito.
La
maggior parte di queste associazioni sono nate attraverso azioni di
volontariato di persone, famiglie, giovani e anziani che insieme hanno creato
qualcosa per gli altri, una vita nuova e comunitaria fatta di gioie,
divertimenti, tristezze, addii, insomma fatte d’amore , d’amicizia e di
speranza.
La
mia esperienza nasce da qui, da questi pensieri e questi valori che, purtroppo
spesso, faccio ancora fatica a trasmettere.
Chiara
Concordo, molte volte la parola volontariato viene, per così dire, abusata, solo per far bella figura, solo per conquistare un posto di lavoro, solo per avere quel vantaggio in più in un concorso lavorativo rispetto ad altri, quando, magari, le persone non ne conoscono nemmeno il significato.
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